lunedì 19 novembre 2007

Sentire le voci (in azienda)

Seguendo la moda del momento nel mercato globalizzato delle aziende ICT, anche la mia è stata appena assorbita da una più grossa. Siamo stati fagocitati, inghiottiti. Da un certo punto di vista devo dire: meno male! Eravamo a un passo dal fallimento. Anzi, se non era per questi nuovi proprietari forse eravamo già tutti a spasso. Ma la mia ansia non viene dall’acquisizione in sé.

Dunque che cosa è successo? Che cos’è che mi agita? Che cosa si insinua dolorosamente dentro di me e viene a minare la mia esistenza di lavoratrice e madre di un bambino di un anno? La rivoluzione portata dall’acquisizione? No, no, non è quello. Quale la notizia vera, certa, reale mi fa stare così? Nessuna. Proprio nessuna! Non esiste nessun fatto oggettivamente provato che mi dia un motivo concreto per preoccuparmi. Eppure il malessere c’è. Il senso di insicurezza galoppa. Allora? Io un’idea me la sono fatta. Secondo me, è tutta colpa di quella serie interminabile di notizie e notiziole, probabili, presunte, tendenziose, sempre e comunque vaghe e dubbie, che vanno sotto la generica definizione di voci di corridoio.......

La situazione tipo è questa. Arriva il collega di turno e con aria da agente segreto ti si avvicina all’orecchio, guardingo, circospetto, e sussurra:

so per certo che opereranno una ristrutturazione e taglieranno un mare di teste.
E tu sussulti. Dopo un po’ arriva un’altra e passando ti fa:
gira voce che l’azienda è in crisi di brutto, il bilancio è truccato!
e se ne va via. Altro sussulto. Dopo pranzo ti raggiunge un terzo e spara la soffiata che va per la maggiore:
mi hanno detto che ci vendono, e chi ci compra farà uno spezzatino dell’azienda!
A questo punto ti ribelli e dici: “No, fermi tutti! Scusa, ma come lo sai? Chi te l’ha detto?!”. La risposta, puntuale: mah, gira voce…Ma porca miseria, come “gira voce”?! Possibile che su cose così gravi non ci sia una fonte più accreditata di questo niente? Chi è che l’ha detto per primo, chi?! ..... chi ha scatenato questo frenetico, irresponsabile rincorrersi di voci? Chi cazzo è che l’ha detto? Ditemelo! Voglio un nome, uno solo, un mucchietto di sillabe compiute che mi dicano l’identità del personaggio misterioso.......
In tanti anni e in tutte le società dove sono stata prima o dopo mi sono imbattuta sempre nelle voci di corridoio. Sono sempre le stesse. Il più delle volte sono finte, in azienda poi non succede niente di niente. E´ solo un po’ di terrorismo psicologico, tanto per. Da noi ora l’acquisizione c’è stata davvero; e ora che siamo stati comprati, ora che ci hanno ristrutturato, riorganizzato, tagliato e cucito sul serio, le voci sono cambiate, si sono adeguate. Non sono più quelle tradizionali, troppo mosce. Ora circolano tante fantastiche novità! Ecco la top ten di quelle che vanno per la maggiore da noi adesso:
Ci hanno comprato solo per acquisire i contratti, licenzieranno tutti!
Gli altri si prenderanno i posti migliori e ci metteranno a svuotare i cestini!
Ci mandano tutti in trasferta per costringerci a dare le dimissioni!
Ci spiano per coglierci in fallo e poterci licenziare meglio!
Ci controllano la posta, il telefono!
Ti accendono il telefonino a distanza perchè il padrone vuole sentire le telefonate dei dipendenti!

C’è una divisione occulta che non appare in nessun organigramma deputata solo a spiare i colleghi!
E potrei continuare ancora per molto.
Mi sembra che questo delle voci di corridoio in azienda rappresenti un fenomeno di comunicazione di massa di tutto rispetto. Vorrei approfondire il problema, e per questo voglio cominciare condividendolo con tutti quelli che come me dopo anni passati a “sentire voci” si sentono “aziendalmente schizofrenici”. Vorrei che fossero riportate tutte quelle che circolano nelle aziende italiane, per scoprire se sono le stesse, e magari per dimostrare insieme che sono per lo più prive di fondamento. Spero che una volta fatte uscire da quei corridoi, una volta espresse alla luce del sole in tutta la loro superficialità, faranno meno paura e sarà possibile riderci su, finalmente liberi dall’ansia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non entro nel merito di come il tema sia stato svolto da un punto di vista letteratio, in quanto in Italiano ero sul “dondolo” del “7″ e quindi mi soffermerò semplicemente a rifelttere sul mero contenuto dell’argomento. Mi reputo un “San Tommaso” a tutti gli effetti in quanto se non vedo con i miei occhi non credo…e non credo a tutte quelle fandonie che i nostri “colleghi” alimentano tra i corridoi con il solo intento di provare che loro sono “più informati” di te…sanno qualcosa che gli altri non sanno…hanno un vantaggio competitivo che si tengono stretto e te lo scodellano senza mezzi termini senza pensare a traumi o conseguenze sulla tua psiche. Le VC (toh…è lo stesso acronimo in lettere appese davanti le ritirate pubbliche (con palese italianismo del W) del paesetto di montagna dove sono solito passare qualche week end rilassante!) subiscono le stesse regole delle leggende metropolitane…ma anche se in un contesto più localizzato e contenuto (a meno che non avete corridoi lunghi quanto la tratta Rebibbia-Laurentina) sono decisamente più “devastanti” perchè colpiscono persone direttamente sensibili al problema (è come fare una loffa in un ascensore pieno di gente!!!). Potremmo soffermarci a lungo sul perchè nascono le VC, come si alimentano e soprattutto da dove trovano origine. Le VC sono artefatti, visoni distorte della realtà, voli pindarici, castelli di sabbia, sogni o deliri, hanno sicuramente un fondo di verità e come tale il nostro miglior approccio è dar loro il peso che si meritano…quello di una loffa…che dopo un pò sparisce!